Episode Description
Fideuram entra nel mercato degli ETF: rivoluzione per il risparmio gestito italiano o semplice strategia commerciale? A fine settembre 2024 Fideuram, società del gruppo Intesa Sanpaolo, ha lanciato la piattaforma D-X ETF, portando in quotazione su Borsa Italiana otto ETF indicizzati “made in Italy”.
Una novità assoluta nel panorama nazionale, finora dominato dai grandi player internazionali come iShares, Amundi, Xtrackers e Vanguard.
Nel podcast estratto dal video Youtube analizziamo in modo oggettivo e approfondito:
• Le caratteristiche dei nuovi ETF D-X
• I sorprendenti dati sulla raccolta in pochi mesi
• Il confronto con ETF simili dei principali emittenti globali
• I costi di gestione e il loro impatto sui rendimenti
• Le reali logiche distributive dietro questi prodotti
• I potenziali conflitti di interesse per il risparmiatore finale
Attraverso numeri e grafici evidenziamo come questi strumenti vengano utilizzati principalmente all’interno di fondi, polizze e gestioni patrimoniali del gruppo, spesso con costi significativamente più alti rispetto a prodotti equivalenti disponibili sul mercato. Una riflessione critica sull’efficienza di questi ETF e sulla coerenza con i principi della MiFID II, che dovrebbe porre il cliente al centro delle scelte di investimento.
Una novità assoluta nel panorama nazionale, finora dominato dai grandi player internazionali come iShares, Amundi, Xtrackers e Vanguard.
Nel podcast estratto dal video Youtube analizziamo in modo oggettivo e approfondito:
• Le caratteristiche dei nuovi ETF D-X
• I sorprendenti dati sulla raccolta in pochi mesi
• Il confronto con ETF simili dei principali emittenti globali
• I costi di gestione e il loro impatto sui rendimenti
• Le reali logiche distributive dietro questi prodotti
• I potenziali conflitti di interesse per il risparmiatore finale
Attraverso numeri e grafici evidenziamo come questi strumenti vengano utilizzati principalmente all’interno di fondi, polizze e gestioni patrimoniali del gruppo, spesso con costi significativamente più alti rispetto a prodotti equivalenti disponibili sul mercato. Una riflessione critica sull’efficienza di questi ETF e sulla coerenza con i principi della MiFID II, che dovrebbe porre il cliente al centro delle scelte di investimento.