Episode Transcript
Mario Seminerio: Benvenuti o bentornati a phastidio podcast la settimana phastidiosa il compendio delle notizie che hanno attirato la mia attenzione e che ho approfondito sia attraverso articoli sul mio sito phastidio.net e sui miei social potete ascoltare questo podcast sulle principali piattaforme e sulle app di aggregazione del feed rss vi invito se il podcast è di vostro gradimento a mettere un congruo numero di stelline e iscrivervi, cliccando sulla campanella o sul segno di spunta della piattaforma che utilizzate, per ricevere notifica immediata di nuove puntate e favorire la diffusione del podcast.
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Come da consolidata tradizione, partiamo con Orange Mirror, la fu trampeide.
mi pare necessario e doveroso partire dagli sviluppi della situazione a Gaza, di quello vi ho già dato mio commento e la mia interpretazione nella scorsa puntata, posso ulteriormente focalizzare i concetti dicendo che il difficile verrà ora, perché io ritengo che il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi e dei corpi degli ostaggi deceduti anche se ne mancano ancora e la ricerca sarà oggettivamente molto difficile non solo eventuali tattiche dilatorie di Hamas, ma anche per le condizioni di devastazione di Gaza, quindi probabilmente molti corpi sono sotto le macerie e quindi serviranno delle attività forensi molto approfondite, ma prima bisogna essere in grado di raggiungere i resti e questo potrebbe richiedere effettivamente molto tempo, ma Che accadrà se Hamas non disarmerà?
Abbiamo visto che sono già sul terreno impegnati in regolamenti di conti con fazioni avversarie anche nel tentativo di non essere travolti, perché la resa dei conti non è mai unilaterale.
Se Hamas non disarmerà quale forza di stabilizzazione araba e musulmana resterà sul terreno eventualmente subendo vittime da imboscate e da attacchi una forza di stabilizzazione araba e musulmana, quindi oltre a subire vittime in attacchi potrebbe essere tranquillamente accusata di fare il lavoro sporco per Israele.
Questo è un punto sul quale bisogna focalizzarsi.
Poi non dobbiamo nasconderci dietro al dito perché mi pare che questo sia un dialogo tra sordi o tra gente che recita a soggetto, perché c'è un elevato numero di paesi e di diplomazie, non so quanto sinceramente che continua a ripetere la necessità di avere due popoli per due stati, questo è respinto in radice da Netanyahu e non solo da Netanyahu, Io credo, anche se non faccio il sondaggista, che la popolazione israeliana maggioritariamente stia accarezzando il sogno del grande Israele e di conseguenza non abbia alcuna intenzione, anche se Netanyahu sparisse domani mattina dal panorama e dal paesaggio, di avallare l'ipotesi dei due stati e dei due popoli.
Quindi resta a mio giudizio lo scenario centrale di una estrema improbabilità che l'operazione si concluda in maniera stabile e stabilizzata, cioè che gli israeliani completino interamente il ritiro da Gaza e a Gaza si insedi questo fantomatico board della pace presieduto da Trump diretto operativamente, quindi Trump dovrebbe essere il Chairman, mentre il Chief Executive Officer, quindi l'amministratore delegato, poteva essere Tony Blair ma probabilmente questo tipo di candidatura, essendo sempre meno presentabile, verrà rimossa.
Però il popolo israeliano cittadini israeliani, la popolazione israeliana, non può prescindere dal chiedere e dal continuare a chiedersi e a chiedere tutta la verità su come è potuto accadere il 7 di ottobre, perché se non si arriva lì tutta questa situazione appare posticcia.
Questi sono concetti che ho già elencato quindi non mi soffermo oltre perché il tempo stringe e voglio evitare di sporare i tempi che mi sono dato.
Però sono sempre qui per eventuali aggiornamenti.
Per quanto riguarda invece il secondo conflitto, quello Russia-Ucraina, avete letto e ascoltato che Trump ha avuto questa lunga conversazione pare di un paio d'ore con Vladimir Putin e che si vedranno in Ungheria, quindi su un territorio assolutamente benevolo nei confronti di Putin, anche qui la mia interpretazione è che poiché Putin ha annusato la puzza di bruciato dei missili Tomahawk si è rimesso all'opera con questa attività di lusinghe, probabilmente quando si vedranno a Budapest Putin consegnerà a Trump un premio Nobel in scatola di montaggio in fiocchettata e in carta dorata e quindi Trump sarà talmente felice che alla fine potrebbe decidere di dare i Tomahawk alla Russia.
Ma poi bisogna anche vedere quant'è la disponibilità dei Tomahawk.
Il problema principale è che i Tomahawk devono essere operati sul terreno da forze militari statunitensi, quindi il livello di coinvolgimento aumenterebbe anche in presenza di un eventuale acquisto dei Tomahawk da parte degli europei, secondo questo schema consolidato che io ho definito guai ai vinti, cioè nello specifico guai agli europei, anche qui bisognerà vedere come andrà a finire.
Altra guerra, questa volta in senso metaforico, ma che può produrre danni di assoluta rilevanza è quella commerciale.
Avete visto c'è stato questo inasprimento della postura negoziale cinese mentre ci si avvicina alla fine del mese di ottobre alla data del vertice organismo di cooperazione economica Asia Pacifico, APEC, dove Trump e Xi Jinping dovrebbero incontrarsi, la Cina ha dato un ulteriore giro di vite alle licenze, all'esportazione sulle terre rare, ma l'ha praticamente allargata utilizzando il concetto delle regole di origine ed estremizzandolo, perché praticamente la Cina esige dover dare la propria autorizzazione anche nel caso in cui entità straniere vendano dopo averle comprato dalla Cina a soggetti terzi, qualsivoglia manufatto realizzato con terre rare, estratte o raffinate in Cina per una percentuale che parte dallo 0,1 per cento, quindi praticamente se si mettesse in piedi una struttura di questo tipo l'industria, soprattutto del mondo occidentale, soprattutto europea, non solo americana collasserebbe dai motori elettrici, alle auto, alla difesa, ai data center, a tutto praticamente.
Qualcuno dice come fa la Cina a identificare una simile ramificazione profonda?
Non lo so ma alla Cina probabilmente basterebbe dire il sospetto che tua azienda straniera abbia violato il mio editto e di conseguenza blocco le esportazioni".
Quindi basta avere il sospetto, non è che ci debba essere anche qui una sorta di giusto processo commerciale.
Questa è una cosa che bisogna tenere rigorosamente presente.
Tra l'altro Trump e anche il suo segretario al tesoro Bessent dopo avere detto che avrebbero fatto pagare caro la Cina bloccando l'esportazione di software, di aerei, di componenti di aerei eccetera, sono scesi a dire non importeremo più il cooking oil, cioè l'olio per gli usi commestibili, ce lo produrremo in casa, come vedete questa non è esattamente una minaccia di quelle da far tremare le veni ai polsi, ma soprattutto la Cina ha ulteriormente rilanciato, perché dopo questa ulteriore stretta alle licenze sull'esportazione di terre rare in senso estremamente lato secondo criteri di regole d'origine, la Cina ha annunciato martedì scorso che in risposta ai dazi di attracco ai porti statunitensi di imbarcazioni cinesi, non solo ha reciprocato con decorrenza anche qui 14 ottobre, ma ha praticamente messo in black list una grande società sudcoreana di cantieristica, la Anwa Oceans, e le sue controllate statunitensi accusandole di aver assistito e supportato le attività investigative del governo americano, quindi mettendo a rischio sovranità, sicurezza e interessi di sviluppo economico, secondo una dichiarazione del ministero cinese del commercio.
Quindi questo è un rilancio in grande stile nell'ambito della cantieristica, proprio mentre Seoul, la Corea del Sud, sta rifinendo accordi, il taglieggiamento con gli Stati Uniti e si accinge a pagare agli Stati Uniti un pizzo da 150 miliardi di dollari che sono i cosiddetti investimenti diretti della Corea del Sud negli Stati Uniti.
Poi visto che Trump ha una psicologia che oramai è stata ben identificata e delineata da amici e nemici, da Putin in giù, questa settimana in pellegrinaggio alla Casa Bianca si è nuovamente recato Javier Milei ha portato a Trump una deliziosa cornice che racchiude la pergamena con la quale l'Argentina ha perorato la causa di Trump, vincitore del Nobel per la pace.
Trump l'ha mostrata tutto contento e orgoglione in questo incontro assieme al suo governo, al suo esecutivo.
Questo è un regalo da parte di Milei che appare piuttosto costoso perché ci sono questi 20 miliardi di dollari di quello che impropriamente viene definito uno swap in realtà è un'erogazione del tesoro americano perché lo swap lo fanno le banche centrali settimana Scott Bessent ha anche annunciato che l'importo potrebbe addirittura raddoppiare mediante coinvolgimento del settore privato quindi di istituzioni finanziarie e di fondi sovrani, non ha chiarito quali, però i mercati stanno andando a vedere il bluff degli americani per quanto riguarda l'argentina perché il peso continua ad essere sotto pressione ed è il peso al collo dell'economia argentina in questa sorta di secolo della marmotta argentina.
per far vedere che lui comunque è il negoziatore capo, ha detto che l'aiuto all'Argentina va solo se Millei vincerà le elezioni.
Qui non è chiaro se Trump stesse parlando del giorno del giudizio, quello vero, del 26 ottobre prossimo, oramai domani, dietro l'angolo, delle elezioni di midterm argentine oppure le presidenziali tra un paio d'anni, anche qui bisognerà andare a vedere, però per adesso a Trump arrivano regali molto costosi il cui prezzo è a carico suo, o meglio è a carico dei contribuenti americani.
In settimana sono usciti i dati sul bilancio federale statunitense che mostra segni di lievissimo miglioramento certo non per merito, anzi per merito del tutto marginale delle entrate da Dazi.
Quindi direi che non esiste una valenza sostitutiva delle entrate da Dazi rispetto a tutto il resto delle idiozie che Trump ha detto in campagna elettorale, ad esempio sostituire l'imposta personale sui redditi con le entrate da Dazi.
Però qui è inutile anche parlare di queste cose perché si perderebbe semplicemente tempo.
Però è interessante notare cosa ha dichiarato Stephen Myran, il governatore, il membro del board della Fed, che è in aspettativa non retribuita in quanto direttore del Council of Economic Advisers, praticamente Miran in settimana ha detto che è opportuno tagliare i tassi perché l'aumento dell'incertezza commerciale probabilmente, anzi non probabilmente, si riferiva alle ultime impennate in puntature cinesi che dimostrano di voler andare ad un braccio di ferro vero con gli americani Ebbene Miran ha detto che le recenti tensioni commerciali aumentano l'incertezza nelle prospettive della crescita quindi tutto ciò rende ancora più importante abbassare rapidamente i tassi di interesse.
Per cui mi sembra che l'intera diciamo opera di Stephen Miran ma anche l'intera figura di Stephen Miran oltre a dare per l'ennesima volta ragione al grande lombroso indichi soprattutto che quando non si dispone di un vero piano B si può comunque utilizzare il lato B e vedere poi come va a finire.
Ve lo spoiler, non va a finire bene.
Allora parliamo ora del mercato, cioè di quello che sta succedendo sui mercati, nello specifico Parliamo di quello che sta accadendo all'andamento del prezzo dell'oro che come sapete a meno che non viviate sotto una pietra, come dicono gli anglosassoni, questo andamento è rialzista da anni ma di recente è diventato letteralmente parabolico.
Questo andamento attiva di solito i riflessi condizionati di chi sta sui mercati, cioè Qual è la motivazione fondamentale di questo movimento?
Come finirà?
Perché, come sapete, se mi seguite più o meno regolarmente ogni movimento di mercato deve avere una sua razionalizzazione, perché questa è la natura umana.
Per fortuna sono passati, almeno per molti ma non per tutti, i tempi del Dio lo vuole e concetti assimilati.
Allora, quali possono essere le spiegazioni?
In questi giorni la più utilizzata quella del cosiddetto debasement del dollaro, lo svilimento del valore del dollaro.
In altri termini, poiché si ritiene che il dollaro farà una brutta fine sotto i colpi di Donald Trump e della sua ciurma, ci si porta avanti cercando una scialuppa.
Nella più o meno ossessiva ripetizione di questa spiegazione ci sono però anche delle voci dissenzienti vorrei portare alla vostra attenzione perché come ben sapete, e qui vorrei citare Nanni Moretti, io mi troverò sempre a mio agio con una minoranza anziché con una maggioranza.
Non aderisco in toto alle posizioni politiche di Nanni Moretti per cui state tranquilli.
Ebbene una delle posizioni dissenzienti cioè non è svilimento del dollaro l'ha espressa sul Financial Times Robert Armstrong che è editorialista di punta del Financial Times, soprattutto è un ex gestore, è un ex money manager, è diventato di recente famoso presso il grande pubblico perché ha coniato l'acronimo TACO, cioè il famoso Trump Always Chickens Out, cioè Trump si tira sempre indietro e tra l'altro Armstrong non è ancora stato deportato in Salvador per questa cosa e quindi però c'è tempo perché vedo che Trump è particolarmente attivo adesso è arrivata anche l'incriminazione del suo ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton e altre cose di cui parleremo a breve.
Dice Armstrong il dollaro non si sta deprezzando meglio ha fatto una gamba ribassista nei giorni del Liberation Day a inizio aprile ma da allora si è fermato lì sono stati anche nei giorni scorsi dei timidi segni di ripresa del dollaro che si trova a diciamo fronteggiare uno yen che è meglio lasciarlo perdere e un euro che esprime una regione sul ciglio della deindustrializzazione.
Altro che le fiabe della buonanotte prepariamoci perché l'euro potrebbe sostituire il dollaro come valuta di riserva internazionale.
Questi sono momenti di autentico cabaret che però non fanno ridere.
Poi altri elementi a suffragio della tesi del non debasement, il rendimento del treasury trentennale americano si muove più o meno in un corridoio da qualche tempo ma non è aumentato.
Se ci fossero timori di disordine fiscale e monetario noi vedremmo esattamente il contrario.
Anzi se andiamo a comparare l'andamento dei rendimenti del trentennale americano quello dei trentennali britannico, giapponese e della zona euro sono questi ultimi che sperimentano un aumento, mentre quello americano resta stabile da qualche settimana.
Quindi dovremmo allora inferire che il debasement è giapponese ed europeo e britannico ma non americano?
Qui come sapete Scott Bessent non fa mistero di volere abbattere il costo del debito a lungo termine con le buone o con le cattive stimolare l'attività di investimento e l'immobiliare, allora è verosimile che gli investitori abbiano deciso di non uscire dalla parte a lunga e lunghissima scadenza della curva dei rendimenti limitandosi a coprire il rischio del cambio.
plausibile?
Sì, è una narrazione di razionalizzazione.
Ma non c'è solo Robert Armstrong a non vedere un debasement del dollaro, c'è anche James McIntosh che è un editorialista del Wall Street Journal, tra l'altro un ex Financial Times, che a sua volta segnala che gli indicatori di mercato, quindi i rendimenti dei treasury indicizzati all'inflazione americana non si sono mossi negli ultimi mesi.
Allora la domanda sorge spontanea perché si compra oro e chi lo compra?
Qui è più facile vedere chi lo compra nel senso che il via è stato dato dalle banche centrali, soprattutto non occidentali, per motivi ovvi di diversificazione delle riserve.
Poi sono arrivati acquisti istituzionali per motivazioni che potremmo definire di tail hedge Tail hedge è copertura degli eventi estremi, dei cosiddetti eventi di coda che è un'espressione statistica, il rischio di coda.
Il rischio di coda è il cigno nero per dirla alla Nassim Taleb.
però la spinta decisiva all'andamento esplosivo del prezzo dell'oro sta venendo dal retail, cioè dai tossici del retail che sono ormai padroni del campo e si muovono aggressivamente tra cash e derivati, cioè in altri termini sull'oro in questo momento è in atto un poderoso momentum trade.
Il momentum trade è quello in cui si compra e si continua a comprare quello che aumenta di prezzo.
Questa è l'essenza, la definizione canonica del momentum trade rialzista.
Io per quel nulla che vale, in questo momento, per ora, sono incline a sposare questa chiave di lettura, perché i mercati sono in mano al retail, perché il retail è mosso dalla compulsione del momento e dal buy the dip, anzi, buy the fucking dip, che è quello rialzista, poi si vedrà.
C'è da dire che l'opera del retail sul momentum rialzista stravolge antiche certezze, perché sempre il Financial Times questa settimana ha riportato che sono tempi durissimi per i ribassisti, cioè per i short, per i venditori allo scoperto.
Il paniere delle 250 azioni statunitensi più popolari tra i venditori allo scoperto quest'anno è aumentato di prezzo del 57%, massacrando i trader ribassisti, cioè quelli che scommettono sulla diminuzione di prezzo di tali azioni.
questo è il miglior andamento delle azioni vendute allo scoperto dal 2020 quindi anche qui il retail è decisivo dalle meme stocks in avanti in pratica il ragionamento è questo poiché il tono del mercato sin qui è stato robustamente rialzista Sulle ali del boom dell'intelligenza artificiale si applica il famoso ragionamento di borsa Se sale tutto, cosa posso comprare ora?
Idea!
Compro quello che è rimasto indietro.
Infatti, dopo l'oro è salito l'argento e subito sono arrivate le razionalizzazioni un po' sciocchine del tipo, eh sì perché sapete, l'argento non è solo una riserva di valore, ha anche delle applicazioni industriali quanto è più dell'oro.
Poi il platino, poi il palladio, ma la verità è che si compra quello che è rimasto indietro in un ciclo rialzista esplosivo.
La verità è che in un ciclo rialzista esplosivo l'alta marea solleva anche i relitti.
I relitti in questo caso specifico sono le azioni pesantemente vendute allo scoperto.
Quando i compratori iniziano a interessarsi delle azioni più pesantemente shortate, i venditori allo scoperto iniziano a sanguinare, devono mettere uno stop loss e le devono ricomprare.
Siccome c'è molto corto sul mercato si realizza il cosiddetto short squeeze cioè lo strappo al rialzo dei prezzi.
Quindi basta vedere come se avessero un beta necessariamente più alto.
pensate al dolore di quelli che erano corti di queste azioni, quindi a coloro che sono ribassisti.
Però se la dinamica è questa, cioè se il retail è padrone del campo, viene meno la funzione di fornitura di liquidità e di riequilibrio che i ribassisti, i venditori allo scoperto esercitano normalmente in un mercato sano, soprattutto sano di mente.
però quando un mercato cresce in modo esplosivo la resa dei conti è traumatica con dei crolli.
Abbiamo detto che finora il retail è stato compulsivamente rialzista, potrebbe accadere qualcosa di tale da rovesciare la loro attitudine, è possibile, ma non dimentichiamo che la natura dei mercati è rialzista, cioè i mercati nel lungo termine crescono buona pace dei decrescitisti più o meno felici, quindi potremmo assistere a un sanguinoso scoppio della bolla rialzista.
Potremmo anche assistere ad un periodo di cupezza in cui il retail si mette a shortare tutto, ma le posizioni corte sono intrinsecamente contro natura e tendono ad essere meno persistenti di quelle lunghe.
Quindi per riassumere, movimento di mercato per natura umana deve avere una sua razionalizzazione che fa rima con narrazione.
Quale scegliere allora per l'andamento esplosivo dell'oro?
Quello del debasement del dollaro, cioè del suo più o meno deliberato svilimento da parte di Trump, non pare sinora avere riscontri a livello di mercato.
Io personalmente tendo a prediligere il momentum trade, cioè si compra quello che sale.
Il retail è il padrone in contrastato di questo trade oltre che dei mercati oggi.
Io non so come finirà però dobbiamo prepararci ad una nuova narrazione perché il tempo vola quando si razionalizza.
tra l'altro viviamo in un'epoca bollosa, fatemi fare un piccolo inciso.
Da qualche tempo ad avere un andamento esplosivo che viene ricondotto alla tesi del debasement è l'oro non il bitcoin.
Il bitcoin ha un andamento laterale ma con tendenza cedente.
Magari domani mattina finisce tutto, magari no, però attenzione anche a questo e attenzione lo dico a tutti quelli che insistono a dire che i beni rifugio contro questi debasement sono l'oro e il bitcoin.
Il bitcoin deve ancora dimostrare molto nella sua breve esistenza.
Poi siccome viviamo in un momento di euforia da retail che genera bolle rialziste, bolla in bolla, questa settimana il Wall Street Journal ha segnalato che c'è qualcosa di ancora più bolloso dell'intelligenza artificiale, ed è il settore che io chiamerei dell'energia immaginaria, quella delle grandi promesse Non sto parlando della fusione nucleare, attenzione, sto parlando anche dei piccoli reattori modulari, quelli che il presidente protempore di Confindustria vuole mettere nell'area dei distributori automatici o nel parcheggio dell'azienda.
Ebbene, le capitalizzazioni delle società che operano in questi ambiti sono esplose, ma i ricavi sono attesi a zero ancora per molti anni.
esempio il più grande di queste bolle dell'energia immaginaria è la startup nucleare Oklo che è sponsorizzata da Sam Altman di OpenAI.
Da inizio anno le azioni di Oklo sono aumentate otto volte.
Oggi ha una capitalizzazione di mercato di circa 26 miliardi di dollari che ne fa la più grande società statunitense quotata che non ha generato un centesimo di ricavi negli ultimi 12 mesi.
Oklo non sta sviluppando la fusione nucleare o di andare a prendersi qualche asteroide vicino a Plutone, no, sta sviluppando dei piccoli reattori modulari usano praticamente un raffreddante non a base di acqua, cioè il sodio liquido, e un tipo di uranio arricchito di cui c'è scarsa offerta al momento.
Non ha ancora una licenza dalla Commissione Regolatoria Nucleare degli Stati Uniti, non ha ancora alcun contratto vincolante con acquirenti di energia, Gli analisti di Wall Street non si attendono che l'azienda generi sufficienti ricavi fino al 2028.
Queste startup nucleari, quelle che io chiamo dell'energia immaginaria, hanno delle quotazioni vertiginose perché sono la derivata bollosa della bolla dell'intelligenza artificiale.
Se l'intelligenza artificiale dovesse collassare o subire un ridimensionamento tipo bolla delle dot com agli steroidi, è chiaro che anche queste startup nucleari immaginarie finirebbero vaporizzate, lo dico a beneficio di tutti i nostri liberali nucleari che quando mi sentono parlare in termini scettici ma suffragati da numeri dei loro giocattoli preferiti letteralmente impazziscono impazziscono, qui ci vorrebbe una profilazione psicologica, perché io non riesco a spiegare, non sono uno psichiatra peraltro, e non intendo diciamo calarmi in questo ruolo perché non sono un tutologo, non riesco a spiegarmi questo tipo di reazioni, del tipo, no, servirà comunque il nucleare, alcuni di loro li vorrei vedere con le lacrime agli occhi e la voce rotta, state tranquilli, servirà comunque l'energia, ho come l'impressione che in quel caso gli americani, visto anche l'andazzo di Trump, virerebbero sulle centrali a gas e sui fossili scavandosi la fossa fossile.
Però so che anche qui riceverò numerose rampogne da gente che non ha capito una cippa dell'argomento che sto facendo.
Io sto semplicemente dicendo che questa parte della sperimentazione nucleare Non riguarda la fusione, riguarda anche gli SMR e anche gli AMR.
Perché?
Ma lo dice il mercato, lo dicono i numeri, non lo dico io che sono nessuno!
Sveglia!
Però quello che volevo segnalarvi è questa attitudine ferocemente speculativa che ormai tocca tutto.
e gli andamenti esplosivi delle quotazioni in questa febbre speculativa finiscono con i crolli.
Poi si riparte, poi il buy the dip risorge dalle proprie ceneri, ma nel frattempo qualcuno ha perso la camicia.
Siccome siamo in un periodo di frenesia speculativa che fa rima con quella che io ho definito ludopatia finanziaria, dei tossici del retail, perché la domanda crea l'offerta.
Questa non è l'inversione della legge di Sei che l'offerta crea la domanda, cioè bisogna stare anche sulle cose tradizionali.
La domanda crea l'offerta, c'è pieno di tossici del retail e quindi l'offerta si adegua alla loro dipendenza, vengono assistiti con questo fentanyl finanziario.
nei giorni scorsi è morto un ETP ribassista a leva 3 su AMD.
AMD è l'aspirante rivale di NVIDIA quella che ha avuto questo questo ricco contratto con OpenAI ebbene Sulla notizia di quel contratto l'azione AMD è esplosa del 38% in una sessione.
Siccome l'ETP, l'Exchange Traded Product di Granite Shares ha leva 3 su AMD, se tu intraday ti muovi del 38% con un complesso algoritmo, vai a toccare la soglia che ti uccide.
Tocchi i fili, tocchi la terza rotaia, Ebbene questo reverse leverage su single name, quello di AMD, era quotato in Regno Unito e oibò oibò in Italia.
Però ora la SEC, che sarebbe la consob americana, mi viene da ridere a fare questo parallelo, ma in realtà mi viene da ridere perché la consob si sta rivelando molto più seria della SEC di Trump, quindi come vedete tutto si rivede nella vita, Un tempo avrei detto mi viene da ridere a paragonare la SEC alla CONSOB, adesso mi viene da ridere a paragonare la CONSOB alla SEC.
Ebbene la SEC di Donald Trump si accinge ad autorizzare i prodotti single name a leva diretta e inversa anche negli Stati Uniti a leva 3.
In precedenza non si eccedeva alla leva 2.
Quindi come diceva un mio ex capo, enjoy!
aspettatevi nuovi meravigliosi crolli anche degli ETP statunitensi su single name che praticamente cosa fanno?
Prendono un'azione, la mettono a leva 3, rialzista o ribassista.
Sui ribassi, siccome i ribassi hanno la soglia della morte che è il 100%, la terza rotaia, basta più del 30% ma anche meno del 30% perché ogni giorno i prodotti a leva incassano un total return swap che prezza la volatilità.
Non è meccanico, non è che esattamente il movimento è pari a 3, è meno di 3, perché c'è dentro quella che chi fa il mio lavoro chiama affettuosamente la vola, cioè la volatilità.
Quindi come vedete questo è un altro segno che viviamo nel paradiso dei tossici, fin quando il paradiso dei tossici non si trasforma in inferno con morti e feriti.
Ora parliamo, parlando di morti e feriti ma anche spostandoci in Europa, della situazione molto triste dell'auto tedesca e quindi europea.
Ad agosto la produzione industriale tedesca ha segnato un affossamento del 4,3% a fronte di attese per un calo di solo l'1%, il peggior risultato mensile da inizio 2022, addirittura meno 18,5% sul mese precedente.
Ora Io non mi focalizzo mai sul dato di un singolo mese e men che mai sul dato del mese di agosto che è un dato di assoluta anomalia dove nemmeno le destagionalizzazioni riescono a fare un buon lavoro.
Infatti l'ufficio statistico federale tedesco ha messo il caveat che Questo crollo della produzione industriale e soprattutto della produzione di veicoli in Germania ad agosto che si è tirato dietro tutta Europa o quasi, può essere stato causato da fermi prolungati per gestire le riconversioni degli impianti dell'automotive.
Però, terminata la fase delle esportazioni massive prima dell'entrata in vigore dei dazi di Trump, il settore dell'automotive europeo è tornato alla sua crisi esistenziale.
Questo dato dell'automotive tedesco aumenta la probabilità di un'ulteriore contrazione del Pil tedesco?
La cui ripresa viene ormai rinviata di anno in anno, ricorda l'Italia negli anni bui della crisi del nostro debito sovrano.
Successivamente, a parte il rimbalzo post-Covid, è tornata la crescita esangue e scarsamente produttiva che è prodotto tipico italiano.
anche se è il settore auto quello che soffre maggiormente è l'intera industria tedesca ad essere in sofferenza stretta da una tenaglia di fattori avversi riconducibili a tre elementi lo svantaggio competitivo nei costi dell'energia, la concorrenza cinese e il forte ridimensionamento più propriamente la chiusura in corso del mercato statunitense.
Quindi In sintesi, in pillola, il motore dell'auto nella crescita tedesca si è spento.
BMW e Mercedes nei giorni scorsi hanno annunciato forti cali nella loro quota di mercato cinese, questa è una cosa che vi segnalo da un paio d'anni, in modalità nostra Marius.
Contrazione della quota del mercato cinese per i marchi occidentali e soprattutto tedeschi sotto i colpi dei costruttori locali.
mentre appunto è venuta meno la valvola di sfogo del mercato statunitense.
Secondo l'associazione tedesca dei costruttori automobilistici negli ultimi due anni il settore tedesco dell'automotive ha perso 55 mila posti di lavoro altre decine di migliaia sono attese svanire entro il 2030 su una occupazione totale del settore, diretta e indotta, che oggi è di circa 700.000 persone.
Volkswagen sta attraversando una difficile attraversata nel deserto, di questo vi ho informati puntualmente lo scorso anno ci sarà un inevitabile ridimensionamento di produzione organici per recuperare la redditività, ammesso che ciò sia possibile, anche la Robert Bosch è il più grande fornitore di componentistica auto al mondo, prevede di tagliare 18.500 posti di lavoro, la maggior parte dei quali in Germania, Continental sta riducendo il personale, Ford sta diminuendo personale e produzione in Germania.
si diceva della redditività nel primo semestre di quest'anno i profitti aggregati dei costruttori tedeschi sono diminuiti di un terzo rispetto all'anno precedente secondo una stima della società di consulenza EY.
E già per la Germania si parla del momento Nokia, un famoso shock che ha colpito duramente l'economia finlandese quando il suo produttore di cellulari è entrato in un declino strutturale.
Poiché la Germania oltre a produrre un quarto del totale dei veicoli europei è il capo filiera europeo dalla Spagna alla Repubblica Ceca all'Ungheria, Il rischio è quello di un trauma industriale regionale vissuto non come una subitanea implosione ma come declino progressivo.
Un'economia regionale europea che resta ancora alla old economy e che non può al momento avvalersi dell'apporto degli epocali investimenti in intelligenza artificiale e della relativa infrastruttura, cosa di cui gode Al momento l'economia statunitense sia pure come detto tra crescenti timori di una bolla il cui scoppio potrebbe avere gravissimi esiti deflazionistici oltre ad affondare i mercati finanziari.
Il governo tedesco guidato Friedrich Merz sta cercando di reagire ad esempio spingendo gli investimenti nella difesa come volano manifatturiero e tecnologico, anche questo ve l'ho annunciato oltre un anno fa, però questo processo è lento ed è fatalmente esposto a rovesci.
La settimana scorsa il governo tedesco ha disposto altri 3 miliardi di incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici qui al 2029, ma Merz stesso in maniera abbastanza contraddittoria ha rilanciato quella che oramai è palesemente una battaglia di retroguardia, cioè chiedere all'Unione Europea di eliminare la data del 2035 per la messa al bando del motore termico, anche se ciò avvenisse il rischio sarebbe quello di bloccare le produzioni a metà del guado, cioè indietro non si torna ma avanzare è proibitivo perché i volumi produttivi tedeschi non saranno più quelli del periodo d'oro spinti dall'export.
Da qui deriva una struttura di costi che per quanto ci si crogioli nella retorica dell'elevato costo di lavoro ed energia resteranno proibitivi perché i volumi si sono rimpiccioliti, sono implosi i volumi.
L'effetto congiunto dell'offensiva cinese nelle auto, sia elettriche ma anche ibride, ma anche a combustione interna per i mercati meno evoluti e della feroce deglobalizzazione attuata da Trump, sono elementi destinati a persistere quanto basta per smantellare il settore in Europa.
Questo è il dato oggettivo con cui fare i conti.
Abbiamo ormai alle spalle il periodo in cui in Italia la posizione del governo e del ministro del fu sviluppo economico Adolfo Urso consisteva nel ripetere ossessivamente il mantra della neutralità tecnologica ad esempio dei biocarburanti manco fossimo diventati tutti una specie di Brasile con l'etanolo nei serbatoi.
Anche il pavoneggiarsi del governo italiano per una presunta e mai davvero realizzata alleanza strategica tra Italia e Germania per contrastare le scadenze sul motore termico non ha prodotto nulla ad oggi.
Ma sapete perché?
Perché ai costruttori è molto chiaro che non si può tenere il piede in più scarpe, perché alla fine si declina comunque.
perché al netto della scarsa consapevolezza politica di questo spostamento, di questo movimento che coinvolge il settore auto, che è uno spostamento di placca tettonica potremmo definirlo, questa inerzia è troppo elevata per poter essere arrestata o invertita da proclami politici.
Allora cosa bisogna fare?
Trasformarsi negli ultimi giapponesi del motore termico?
evolvere progressivamente in modo meno massimalista verso l'ibrido?
Stampare denaro per sussidiare l'elettrico puro?
Ma su tutte queste opzioni comunque domina la tenaglia della Cina che ha immolato enormi risorse al settore auto, producendo l'ennesima crisi da sovracapacità produttiva, esportando deindustrializzazione e deflazione, e la chiusura del mercato statunitense che invece si associa a quella che definirei la strategia dell'idrogora di Trump, cioè drenare aziende dal resto del mondo, soprattutto dall'Europa.
Ecco perché vi dico e vi ripeto che la struttura dei costi europei del settore automotive ha perso il beneficio delle economie di scala e lo ha perso probabilmente per sempre.
In Italia Stellantis deve gestire quella che oramai chiamiamo le cose col loro nome la sua progressiva fuoriuscita dall'Italia.
mentre cerca di rilanciarsi concentrandosi sull'area di maggiore sofferenza, quella americana, e infatti è arrivato l'ennesimo annuncio di 13 miliardi di nuovi investimenti.
avere governi nell'azionariato come accade per Stellantis che ha il governo francese non porterà alcun tipo di beneficio neanche in chiave difensiva, sia perché il governo francese è in una crisi fiscale devastante per la quale il peggio deve ancora arrivare, sia perché, lo ripeto, qui siamo di fronte ad uno spostamento di placche tettoniche.
Chi legge miei inutili pixel, chi ascolta i miei inutili flussi di coscienza già da tempo aveva intuito la traiettoria del settore automotive e della più generale economia tedesca.
Avevo già segnalato che al netto del rogo di spaventapasseri che è stato messo in scena Da politici, soprattutto italiani, la cui inadeguatezza è pari solo alla stanca neutralità, il problema per l'Italia non era il signor Carlos Tavares.
è stato incatramato e riempito di piume, si è segnalato in questa attività Carlo Calenda con una teatralità degna di miglior causa, però voleva probabilmente rimarcare le sue origini di top manager del settore, generosamente prestatosi alla politica.
al signor Carlos Tavares è succeduto un nostro connazionale dalla faccia molto italiana quindi molto simpatica Antonio Filosa che farà una cosa molto semplice gestirà il disimpegno di Stellantis dall'Italia in modi meno arroganti di quelli di Tavares e nel frattempo per qualcuno è giunto il tempo dei saluti e di cedere i suoi giornali italiani Sapete perfettamente a chi mi riferisco.
Giornali la cui funzione non è mai stata quella di fare soldi direttamente, ma quella di presidiare altri interessi.
Pensate che epifania!
E vedrete che qualcuno si attarderà con le solite geremie di con tutti i soldi che abbiamo dato alla fiat vergogna e qui possiamo serenamente sbadigliare.
Sintesi, l'Europa dovrà gestire il ridimensionamento del settore nel modo meno traumatico e meno oneroso possibile, ma in queste circostanze non è che c'è pronto un nuovo settore produttivo a cui far trainare l'economia con buona pace di tutte le invocazioni, gli auspici e i libri bianchi che si possono scrivere, del tipo la rinascita industriale istruzioni per l'uso, la politica industriale alta e nobile purtroppo non funziona così purtroppo non funziona così ma non lo dico io lo dice la storia.
Restiamo in Europa per alcuni eventi che sono accaduti questa settimana beh Intanto è arrivato il nuovo governo francese è tornato Sébastien Lecornu quindi dagli spalti torna a levarsi il grido premier Lecornu che ha fatto per ottenere la benevola astensione sulle emozioni di censura cioè di sfiducia del partito socialista francese ha fatto una cosa che era assolutamente inimmaginabile naturalmente qui sono sarcastico, ha congelato la riforma delle pensioni del povero Macron, parlandone da vivo, probabilmente dietro suggerimento di Macron medesimo, congelata fino alle presidenziali del 2027.
Per congelare questo Re servono 400 milioni di cosiddetti risparmi nel 2026, ben 1,8 miliardi nel 2027.
Le Cornus ha presentato al Parlamento francese una bozza della legge di bilancio 2026 che prevede un deficit PIL al 4,7 per cento, che è una correzione corposa perché credo sia uno 0,7-0,8 per cento rispetto ai dati attesi quest'anno.
Però cosa ha detto Le Cornus?
Le Cornus ha messo il Parlamento francese al centro di tutto, quindi la Francia sta diventando in questa fase terminale, di agonia terminale della Quinta Repubblica una repubblica parlamentare, non semipresidenziale o presidenziale solo lievemente attenuata, sta diventando una repubblica parlamentare perché Le Corneux ha promesso disperatamente al Parlamento francese che non attuerà l'articolo 49.3 della Costituzione francese che è quella che permette al primo ministro di fottersene del volere dell'Assemblea nazionale, la quale però subito dopo che il Primo Ministro ha azionato il 49.3 della Costituzione può presentare mozione di censura, cioè di sfiducia e abbatterlo.
Ora, siccome il governo francese è un governo di minoranza e siccome le estreme, quindi Mélenchon e il Rassemblement National di Marine Le Pen e di Gigino Bardellà possono tranquillamente votare assieme, Il 49.3 è morto.
Il 49.3 quando sei in un governo di minoranza sai dove te lo puoi mettere?
Lo puoi mettere in un cassetto.
E quindi Le Cornue ha detto io, caro Parlamento, cara Assemblea Nazionale, propongo il 4,7% di deficit PIL il prossimo anno.
Però voi fate i bravi, non metto il 49.3, voi potete divertirvi come volete ma vi prego non oltre il 5%, il che vuol dire che io non lo metto al 4.7 il deficit P, lo metto al 5.
Però nel breve lo spread francese si è ristretto, la borsa si è stabilizzata, i mercati come sapete sono ferocemente miopi, però mi viene da dire la Francia si sceglie a la carte la traiettoria di rientro del deficit rispetto al patto di stabilità anche qui parlandone da vivo sì però se va bene ai mercati buona camicia a tutti no scusate se va bene ai mercati nulla questio almeno fin quando va bene ai mercati che vivono di breve termine fin quando non cadono dal seggiolone o non cadono dal letto nel cuore della notte e cominciano a gridare moriremo tutti e quindi li interrompono il trend rialzista.
The trend is your friend except at the end.
Questa è una grande verità che probabilmente è l'undicesimo comandamento ma non vorrei essere blasfemo.
un altro evento della settimana in Germania come da programma della coalizione di governo e il governo tedesco consentirà a chi rinvia il pensionamento di incassare senza imposte personali sul reddito sino a 2.000 euro al mese in più con un costo stimato probabilmente per difetto di 890 milioni annui a i contributi, perché ovviamente bisogna dare contributi allo schema Ponzi a ripartizione, dovranno comunque essere pagati sia dal lavoratore che si trattiene al lavoro sia dal datore di lavoro.
In Germania era già oggi possibile trattenersi al lavoro dopo aver raggiunto l'età pensionabile ma con meno incentivi, però un fatto che il governo Merz, sì da un lato incentiva il trattenimento al lavoro sul piano fiscale, però dall'altro non ha cancellato, perché anche qui anche questa è una terza rotaia, non ha cancellato gli incentivi all'uscita anticipata, quindi il governo Merz in stato confusionale lavora di punto attacco non carote e bastoni ma carote e carote.
Alla fine tutte queste carote vi fanno male perché diventate arancioni senza essere trampe, quindi la cosa non è particolarmente utile a nessuno.
Però di fronte ad una crisi demografica di questo tipo è chiaro che i paesi reagiscono così.
Noi abbiamo avuto lo scalone Maroni-Giorgetti, in origine lo scalone Maroni che poi è stato definito meglio dal ministro attuale dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, tutti esponenti di quel partito che cerca disperatamente di abbattere la legge Fornero, no?
E' bellissimo, questo è il vero puntatacco.
Nello stesso partito ci sono quelli che vogliono mandare in pensione quando cavolo vi pare e ci sono quelli che vogliono trattenervi al lavoro con incentivi.
E' veramente un partito polifonico.
però pare ben avviato anch'esso sulla strada dell'estinzione.
Vedremo come andrà a finire però tornando alle pensioni altri paesi stanno incentivando con una certa fantasia il lavoro post età pensionabile.
La Grecia ha introdotto una flat tax del 10% per i pensionati che tornano a lavorare ovviamente non in nero possono tenersi il reddito aggiuntivo e pagare solo il 10% d'imposta.
In questa maniera, introdotta dal governo conservatore di Mitsotakis, il numero dei pensionati tornati al lavoro nel 2023 era 35.000, il mese scorso è salito era di 250.000, secondo il Ministero del Lavoro greco.
Quindi come vedete Gli incentivi per restare al lavoro ci sono e si moltiplicano.
Che bisogna fare quando si è in una crisi demografica?
Ma che bisogna fare quando si è in una crisi di ogni tipo come è quella che sta vivendo il Regno Unito e i suoi governi protempore?
Perché praticamente la povera Rachel Reeves che ha già fatto sapere che la sua manovra di bilancio del mese prossimo sarà abbastanza sanguinosa in termini di aumento di tasse e perché appunto l'office for budget responsibility continua a sbagliare le stime di produttività le deve ridimensionare eccetera eccetera anche di questo vi informo su base regolare, bene Reeves questa settimana ha dato la colpa di questa misura, di questo buco sempre più largo nei conti pubblici britannici ad una serie di elementi.
Uno la definita austerità che dovrebbe essere quella dei governi Cameron che effettivamente hanno tagliato ferocemente la spesa, soprattutto quella sociale di welfare in termini reali, questo è oggettivo, se il Regno Unito ha vissuto un periodo di austerità vera post Thatcher è stato durante i governi di David Cameron, poi Reeves ha dato la colpa del buco di bilancio al mini crack, mini budget di Liz Truss e vabbè, e soprattutto la data alla Brexit il cui impatto ha definito grave e duraturo.
Però da qui a unire i puntini non sembra ci voglia molto, però insistono che loro devono controllare il movimento delle persone, infatti controllano ferocemente il movimento dei cittadini europei comunitari e nel frattempo si sono riempiti di indiani e di asiatici.
E tra l'altro è abbastanza divertente che cercando con ogni mezzo di frenare l'immigrazione legale.
Proprio una bancarotta intellettuale quella che sta accadendo in Regno Unito, ma non è colpa di Starmer o di Johnson o di Sunak, è colpa del fatto che il Paese è finito in un gioco di specchi chiamato Brexit, è colpa del fatto che il Paese ha rotto il termometro, che ha identificato, che ha scambiato l'effetto con la causa di questo passo, visto che i dati sul reddito, sul PIL pro capite, mostrano che mentre quello britannico si è stabilizzato poco sopra i 50 mila dollari, quello polacco sta inseguendolo di gran carriera già intorno ai 45 mila dollari, quindi di questo passo, come ha fatto notare Sandro Brusco questa settimana, avremo gli idraulici britannici che cercano illegalmente di andare a lavorare in Polonia.
Quindi vedete quanto stiamo male, questo lo dico a beneficio di tutti quei poveri giapponesi italiani della Brexit, che mi ricordano molto i liberali nuclearisti di fronte alla realtà, ai dati, all'assenza del miracolo, continuano a dire che non è vero, non è vero, non è vero, sbattono la testa contro il muro e quindi il loro quoziente intellettivo continua a calare, bisogna fare qualcosa.
Altra sezione di ciò che vi volevo dire questa settimana Beh, voi sapete io mi sono occupato della Turchia, nel senso che ho seguito la Turchia quando Erdogan praticamente era impegnatissimo ad andare contromano in autostrada e a dire io sono contrario ad alzare i tassi di interesse perché i tassi di interesse alti causano inflazione.
poi alla fine si è praticamente ripigliato dopo le elezioni per rissanare la situazione e vabbè poi però non è andata benissimo.
Ora ha bisogno di soldi.
Dategli soldi!
Ebbene questa settimana mi ha colpito la notizia dice che in Turchia il Fondo Statale di Garanzia dei Depositi a tutela dei clienti di banche e assicurazione è diventato uno dei più grandi conglomerati imprenditoriali del paese.
E' stato gonfiato da una campagna anticorruzione che ha trasferito a questo fondo una specie di fondo interbancario di tutela dei depositi, centinaia di aziende private che sono finite nelle mani del governo suscitando timori di espropri politicamente motivati di assalto al diritto di proprietà e al giusto processo.
Questo fondo ha avuto il ruolo di amministratore fiduciario di aziende oggetto di indagine ma anche di aziende che con sentenza passata in giudicato sono state confiscate ai proprietari.
Ebbene attualmente controlla 1056 aziende, un anno fa erano soltanto 675.
Queste aziende coprono praticamente l'intero spettro dell'economia turca, media, finanza, energia, persino la squadra di calcio del cuore di Erdogan Noi sappiamo che le imprese turche vivono in un contesto oggettivamente difficile, non da oggi, a causa di un'economia sgovernata ma anche degli effetti in termini di incertezza del diritto, della repressione nei confronti del maggior partito di opposizione che è iniziata a marzo scorso con l'arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, accusato di corruzione.
Ecco l'accusa di corruzione, come sappiamo, è un grande classico di dittature, democrature, autocrazie e stati totalitari.
Secondo alcuni analisti, e questa se vogliamo è l'interpretazione benigna, Tutti questi sequestri e confischi servirebbero al regime di Erdogan per mostrare ai cittadini che è inflessibile contro la corruzione.
Al contempo l'obiettivo di Erdogan è quello di ribadire all'interno e all'esterno che la magistratura turca è e resta indipendente e a sostegno di questo fumo teatrale sarebbe quello che è accaduto nei giorni scorsi quando c'è stata una vera e propria retata nei confronti di una ventina di celebrità sospettate di uso di stupefacenti sono state fermate sono state subito dopo rilasciate ad oggi non è stata presentata nei loro confronti alcuna richiesta di incriminazione qualcuno per questo episodio ha parlato di teatro repressivo nel senso che Erdogan fa scattare gli arresti, i procuratori arrestano, poi la magistratura giudicante rimette in libertà e quindi Erdogan può dire vedete che non è vero che tutta la magistratura è controllata da me, ci sono anche dei casi in cui i miei procuratori arrestano qualcuno, sequestrano i beni di qualcuno, ma subito dopo si dimostra che questo qualcuno era innocente.
Però nel caso dei sequestri aziendali e della loro messa in amministrazione giudiziaria i tempi è ovvio che giocano contro i proprietari prima che un giudice si esprima sulla legittimità delle azioni cautelari disposte dalla pubblica accusa e dalle agenzie governative.
Queste operazioni manipulite possono essere strumentali a intimidire gli avversari politici attuali o potenziali, ma anche ad allargare il perimetro della proprietà pubblica quando le accuse sono state confermate con sentenze passate in giudicato.
Dopo questo momento sempre possibile cedere aziende ad amici degli amici, secondo il classico schema oligarchico alla russa, oppure dirottare gli utili al tesoro per comprare cose utili, ad esempio il consenso.
Questo fondo è stato creato nell'83 ma si è praticamente trasformato dopo il fallito golpe contro Erdogan del 2016.
Ricorderete no?
C'è stata serie di arresti, la purga di decine di migliaia di funzionari pubblici, più di 1.300 aziende sospettate di essere collegate al complotto di cui Ankara incolpava il defunto predicatore Fethullah Gulen che era rifugiato negli Stati Uniti, ebbene tutte queste 1.300 aziende sono state confiscate, più di 600 di queste aziende nel frattempo sono state restituite ai proprietari originari e il resto è stato venduto, venduto a volte a favore di amici del governo a prezzi stracciati.
Ebbene lo scorso febbraio nuove regolamentazioni hanno rafforzato il potere di questo fondo di tutela dei depositi includendo il forte sospetto di crimini come riciclaggio che è sufficiente per consentire ai tribunali di ratificare la decisione dei procuratori di porre un'azienda sotto il controllo di questo fondo.
Quindi questo fondo per effetto di questa singolare tumultuosa crescita rischia di diventare una sorta di secondo fondo sovrano turco dopo quello ufficiale che a sua volta è stato creato nell'agosto 2016 attraverso il conferimento di aziende pubbliche.
Ancora una volta viene rispettato il copione dei regimi autocratici cioè dello stato piegato alle esigenze dell'uomo forte le norme garantiste che diventano vuoti simulacri dello stato di diritto e dei suoi principi tra i quali il primo a cadere di solito è il giusto processo.
Del resto la confisca di aziende ai nemici interni, questo concetto che è come ormai sappiamo fondamentale per Donald Trump, è la ricca regola anche nella Russia di Putin che tanto fascino esercita su Trump.
questo ho scritto, questo sequestro di centinaia di miliardi di dollari da parte di questi organismi russi e Trump si sta attrezzando a perseguire questo sentiero e questo copione che prevede tra le variazioni sul tema non solo le indagini da parte della giustizia, del dipartimento della giustizia.
L'ultimo in ordine cronologico è l'incriminazione di John Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale nella prima amministrazione Trump.
Adesso Trump si sta attrezzando anche con il fisco.
perché secondo il Wall Street Journal avrebbe in animo di ridisegnare e di crearne praticamente una propria dependence guidata da propri sicofanti, non dico cortigiani perché poi Maurizio Landini si eccita, propri sicofanti per ridisegnare la divisione investigazioni criminali dell'IRS, dell'Internal Revenue Service che è l'equivalente statunitense della nostra agenzia dell'entrata.
Per fare cosa?
la divisione investigazioni criminali per perseguire tra gli altri i grandi donatori del Partito Democratico, primo tra tutti George Soros, suo figlio e le sue fondazioni.
Quindi questo è un capitolo in più, uno strumento in più nel manuale dell'uomo forte che praticamente Trump sta perseguendo.
si è detto che stiamo vivendo il tempo del grande ritorno dello Stato nell'economia, è possibile?
Però io ho l'impressione che il grande ritorno dello Stato nell'economia tenda a realizzarsi non solo in termine di meri aspetti di politica industriale, bensì anche di altro sicuramente ben più inquietante.
andiamo a chiudere in bellezza con l'ingresso trionfale nelle acque territoriali di Cialtronia.
Non vi dirò che le previsioni di Nostra Marius erano troppo facili, visto che dopo il trionfo regionale toscano Elly Schlein è già partita a dire che chi si era affrettato a dichiarare la fine della coalizione progressista è smentito nei fatti.
Un vero peccato, a parte la specificità locale che va sempre tenuta in considerazione, un vero peccato questo trionfo di Eugenio Giani che Schlein ha cercato con ogni mezzo di sgommare via, sia stato deciso dalla cosiddetta casa riformista che è la nuova creatura di Matteo Renzi, a cui ha concorso anche la lista civica, le liste civiche di Giani, quindi qui si vede la specificità locale parlando di liste civiche è un vero peccato che il movimento 5 stelle sia sceso al 4 al 5 per cento praticamente sta scomparendo ovunque era ininfluente prima è ridicolmente ininfluente ora i bookmaker non quotavano la mia previsione che dopo la vittoria in toscana il campo ristretto si sarebbe allargato e si sarebbe gonfiato come le rane di fedro è andata esattamente così Qui praticamente era troppo semplice questa cosa, decisamente troppo semplice.
Vabbè vediamo, pare che ci sia in corso un qualche sommovimento all'interno del Movimento 5 Stelle con Chiara Pendino che sta diventando una sorta di Virginia Raggi o di Di Battista e il povero Conte che dovrà cercare di disinnescare questo assalto alla sua potenza.
Però in questo momento Bisognerebbe che Elly Schlein avesse la onestà intellettuale di dire non è che noi siamo risorti più belli e più forti che Pria, brava grazie, no!
In questo momento la composizione è mutata, aumenta il centro, si riduce la scoria del Movimento 5 Stelle per cui tra poco avremo Maria Teresa Meli che sul Corriere intervisterà il Monaco precettore Bettini il quale benedirà la casa riformista e il centro, lasciate che il centro venga a noi, oramai praticamente tra un po' comparirà all'angelus Bettini quando deve praticamente rimodulare, rimodellare i destini del Partito Democratico e del campo irrancidito e putrefatto, largo o stretto a seconda dei punti di vista, perché è cambiata la composizione cambiata e sta cambiando la composizione.
Però visto che c'è gente che mi scrive ma lei ce l'ha con Schlein e con l'opposizione guardi quello che sta facendo il governo e praticamente questi sono, quelli che mi scrivono queste cose, sono i cugini di quel signore che mi ha scritto tempo addietro dandomi rigorosamente del Lei, dicendo Lei deve smetterla di prendersela con Giorgia Meloni, vada a cagare, quindi è stato molto corretto, diciamo, usando il Lei.
Questa cosa forse ve l'avevo già detta, quindi si dimostra in caso che mi sto praticamente rintronando, però è stata presentata quella che è sostanzialmente la legge di bilancio, il documento programmatico di bilancio.
Anche quest'anno non ci facciamo mancare misure stupide, perché detassare parzialmente con l'ennesima cedolare secca, poi voi chiamatela se volete flat tax al 10%, i contratti collettivi è una cosa particolarmente stupida, perché erode la base imponibile IRPEF, perché irrigidisce il bilancio dello Stato anche per i prossimi anni.
Perché tu non la puoi rendere reversibile questa cosa senza creare sconquassi e scompensi.
Voi volete darmi a bere che nei prossimi anni tutti gli aumenti retributivi avranno la cedolare secca al 10?
Questo vuol dire che tra un congruo numero di rinnovi pluriennali dei contratti collettivi nazionali di lavoro avremo praticamente tutto tassato al 10 e saremo falliti molto prima però.
Però nel frattempo noi avremo irrigidito il bilancio dello Stato, ulteriormente vincolato.
Quindi voi capite che questa è un'idea estremamente stupida.
ma non è mai stupida quanto buttare 3,6 miliardi di euro in tre anni per evitare l'adeguamento di tre, tre mesi dell'età di uscita alle attese di vita a beneficio dei lavoratori usurati.
Tre mesi, 3,6 miliardi in tre anni.
perché bisogna insegnare l'economia dalle scuole elementari soprattutto il concetto di costo opportunità perché altrimenti noi continueremo a produrre delle classi politiche economicamente analfabete che giocano con la nitroglicerina.
Aumentare gli stipendi a carico della Fiscalità Generale.
La Fiscalità Generale dei soliti noti è demenziale e pericoloso.
mi stancherò mai di ripeterlo fin quando resterò contribuente forzoso e obbligato di questo paese".
Poi pare che la maggioranza si sia messa d'accordo anche sulla tassazione di banche e assicurazioni.
Pare che, però ne parleremo nelle prossime puntate, ci sarà una addizionale IRAP, quindi non un'una tantum Vediamo che cosa dirà il segretario di Forza Mediolanum al secolo Antonio Tajani, però pare averla accettata, quindi probabilmente la cosa non dispiace a lui e alla sua direzione aziendale.
Vedremo come andrà a finire.
Girava voce che, ve la ricordate, la famosa non-tassa sulle banche del 2023 accantonata a riserve?
Ecco, gira voce magari svanirà, che il governo voleva o vorrebbe che fosse pagata mediante affrancamento della riserva, cioè pagare un'imposta sostitutiva per poter distribuire i dividendi con quella riserva, altrimenti i dividendi sarebbero tassati di più.
Quindi come vedete ci sono dei bizantinismi gabellieri.
Qui vedremo come andrà a finire.
Tra l'altro vi faccio presente che nelle motivazioni della flat tax del 10% sugli incrementi contrattuali ce n'è una molto lafferiana molto da moto perpetuo che è la seguente aumentando il netto in busta più del previsto i lavoratori si riverseranno gioiosi a spendere quindi aumenterà anche il gettito IVA e quindi l'onere per questa detassazione degli incrementi del contratto collettivo verrà ridotta, non verrà ripagata, ma verrà formalmente e sostanzialmente ridotta.
Quindi l'affer lotta assieme a noi, ma l'affer è ancora vivo, quindi non c'è bisogno di dire che è vivo e lotta assieme a noi, è vivo e lotta assieme a noi.
vivo realmente e lotta assieme a noi.
Poi naturalmente mi raccomando anziché potenziare i contratti integrativi o decentrare la contrattazione collettiva andate avanti a tenere in vita con infusioni di denaro della Fiscalità Generale l'attuale contratto collettivo nazionale di lavoro.
Mi raccomando vedrete che vi scoppierà in faccia.
Poi vi segnalo che Dopo otto anni di cassa integrazione straordinaria pare che siano partite le lettere di licenziamento per circa 2000 lavoratori della ex Alitalia che da ora in avanti avranno due anni di naspi e naturalmente qui c'è stata la sollevazione dei sindacati che dicono che è assolutamente inaccettabile, vero è inaccettabile questa iniquità nei confronti di tutti coloro che hanno perso, perdono e perderanno il lavoro senza poter contare su dieci anni di sostegni tra Cassa Straordinaria e Naspi.
Questo è ciò che è realmente veramente inaccettabile.
Prima di chiudere vi segnalo che ho assegnato il premio Dimmi che stampa hai e ti dirò quanto male stai", ha un titolo che è comparso su Milano Finanza online questa settimana che era Guerra, quali azioni bond e etf mettere in portafoglio se la Russia attacca l'Europa.
Questo è il premio Dimmi che stampa hai e ti dirò quanto male stai edizione Scemi di Guerra.
Abbiamo terminato!
Vi ringrazio per l'ascolto.
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Noi ci risentiamo al fato piacendo sabato prossimo.
Buona vita se potete!
